ALICE Sviluppo della normativa – Il Consiglio ha approvato nuove norme per rafforzare gli standard di emissione di CO2 per i veicoli pesanti
Il Consiglio europeo ha recentemente concordato un “approccio generale” riguardante una proposta per migliorare e aggiornare le normative sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, in linea con gli obiettivi climatici dell’UE.
Questo approccio è molto dibattuto tra gli addetti ai lavori. Da una parte c’è chi, come Transport & Environment, ritiene che questa sia una spinta decisiva verso l’adozione di veicoli elettrici, questi ultimi visti come la soluzione definitiva per il problema delle emissioni di CO2. Da un altro punto di vista, i costruttori di veicoli ritengono come sia invece prioritario ringiovanire le flotte dei diversi Paesi, che in alcuni casi annoverano veicoli vecchi anche di decenni, prima di andare a restringere ulteriormente le possibilità per i veicoli nuovi. Gruber Logistics è molto attenta alle tematiche di decarbonizzazione e pertanto segue con vivo interesse la questione. Ma vediamo cosa dice il nuovo approccio.
Il testo del Consiglio mira a trovare un equilibrio tra l’obiettivo della Commissione di ridurre l’impatto climatico del settore degli autocarri e garantire agli Stati membri dell’UE una certa flessibilità nell’attuazione del regolamento. La proposta amplia l’ambito di applicazione del regolamento per comprendere quasi tutti i nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO₂ certificate, compresi camion, autobus e rimorchi più piccoli.
I nuovi regolamenti e obiettivi sono:
- Una riduzione delle emissioni del 45% entro il 2030 (in aumento rispetto al precedente 30%).
- Una riduzione delle emissioni del 65% entro il 2035.
- Una sostanziale riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040.
Inoltre, gli obiettivi di emissione per rimorchi e semirimorchi sono stati fissati al 7,5%.
La Commissione valuterà l’efficacia e l’impatto di questo nuovo regolamento e dei suddetti obiettivi nel 2027. Il Parlamento deve ancora votare sul regolamento sulla CO2 dei camion. L'”orientamento generale” servirà da autorizzazione da parte del Consiglio ai negoziati con il Parlamento europeo per finalizzare la legislazione. L’esito di questi negoziati richiederà l’approvazione formale sia del Consiglio che del Parlamento.