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Dal 01 gennaio 2021 sia aziende produttive che trasportatori dovranno essere pronti ad affrontare una serie di nuovi regolamenti nell’ambito degli scambi commerciali con il Regno Unito.
Anche se un accordo all’ultimo minuto potrebbe ancora rimediare al tanto temuto scenario del no deal, sappiamo già con certezza che entreranno in vigore nuovi requisiti doganali tra poche settimane.
Per consentire anche in futuro un flusso regolare di beni, il governo britannico ha optato di introdurre il nuovo regolamento doganale gradualmente.

Per traffici dall’Unione Europea in Gran Bretagna dal 01 gennaio 2021 sarà necessario presentare la dichiarazione doganale d’esportazione insieme alla dichiarazione sommaria d’uscita alle autorità doganali del paese d’esportazione. Dall’altro lato, le formalità doganali d’importazione nel Regno Unito possono essere posticipate fino a 6 mesi per i cosiddetti beni standard. Per i beni controllati invece i nuovi requisiti doganali d’importazione si applicheranno già a partire dal 01 gennaio. Sarà poi solo dal 01 luglio che le procedure doganali d’importazione nel Regno Unito si applicheranno a tutte le classi merceologiche.

Per le esportazioni dal Regno Unito in Unione Europea invece la situazione è senz’altro più complessa. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte dei nuovi requisiti entrerà in vigore già il 01 gennaio 2021. Innanzitutto è prevista la dichiarazione doganale d’esportazione insieme alla dichiarazione sommaria d’uscita da parte dell’esportatore britannico alle autorità doganali locali. Inoltre, il trasportatore deve accertarsi che viene presentata la dichiarazione sommaria d‘entrata alle autorità doganali europee prima della partenza. A seconda del mezzo di trasporto varia il tempo minimo di preavviso, che costituisce due ore nel caso di trasporto con traghetto e un’ora per l’Eurotunnel.

Un altro aspetto importante da considerare è il cosiddetto Kent Access Permit – un sistema introdotto dal governo britannico pensato per evitare code e ritardi presso i terminali di Dover. I trasportatori dovranno accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti doganali in modo da ottenere questo permesso, necessario per continuare il tragitto da Kent verso i porti di Dover ed il terminal dell’Eurotunnel.

L’elemento chiave invece riguarda senz’altro le formalità per l’importazione dei beni in Unione Europea. Per poter imbarcare traghetti o Euroshuttle è necessaria la dichiarazione d’importazione presso il paese d’importazione dell’Unione europea oppure l’apertura di una dichiarazione di transito (T1). Mentre per paesi confinanti la prima delle due opzioni potrebbe essere quella più praticabile, possiamo assumere che per trasporti in tutti gli altri paesi europei si sceglierà la dichiarazione di transito. E qui tocchiamo il punto debole delle future catene di distribuzione, considerando che i limiti di capacità degli agenti doganali britannici, in particolare delle loro garanzie, potrebbero potenzialmente portare ad una disponibilità limitata di T1 e di conseguenza a notevoli ritardi.

Oltre alle novità in ambito doganale descritte sopra, la BREXIT avrà un impatto importante anche su una serie di altre tematiche, tra cui la certificazione di prodotti, l’ottenimento di licenze, ma anche i requisiti in ambito della marcatura dei prodotti solo per menzionare alcuni. Da considerare ovviamente anche le tematiche discusse proprio in questi giorni in ambito delle trattative tra Regno Unito ed Unione Europea. Tra cui la più rilevante per noi come trasportatori senz’altro il riconoscimento dei permessi di guida. Infatti, un no deal potrebbe rendere necessario l’utilizzo di permessi CEMT e quindi impattare gravemente sul numero di mezzi autorizzati a viaggiare nel Regno Unito.

In ogni caso noi siamo convinti che l’unico modo per affrontare queste nuove condizioni nello scambio commerciale con il Regno Unito è quello di coinvolgere a priori tutte le parti e definire con trasparenza le nuove responsabilità di ciascuno dei protagonisti.

Anche qui la comunicazione è la chiave di successo. Vi preghiamo quindi di contattare il vostro Customer Care in GRUBER Logistics per assicurare che insieme siamo pronti per la BREXIT.